AUTO ELETTRICHE: NUOVE USCITE NEL 2019

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La parola chiave dell’offerta 2019 è “Elettrico”

Il 2019 rappresenta per l’industria dell’auto un anno chiave.

Il punto di svolta è la mobilità elettrica.

Infatti i modelli di auto elettriche (comprendendo sia le auto totalmente elettriche, le ibride e le plug-in) in uscita per il 2019 sono davvero numerosi: per un totale senza precedenti nella storia delle quattro ruote.

I clienti avranno a disposizione una varietà di brand e modelli con proposte anche accessibili. Questo potrebbe portare una buona fetta dei compratori di auto a fare il grande salto verso l’emissione zero.

Abbiamo già affrontato questo tema nei mesi precedenti, in alcuni articoli chiave “Un Futuro Sempre Più Elettrico” e “Caro Diesel Addio”, cercando di analizzare i benefici delle batterie elettriche, ma anche i grossi limiti che vi sono tuttora.

La durata delle batterie e la capacità di percorrenza in termini di kilometri, è molto migliorata nei modelli in uscita, specie tra i brand top di gamma.

Molte case automobilistiche hanno inserito nei computer di bordo delle auto ibride anche la potenzialità di calibrare come poter gestire l’andatura a benzina con quella pura elettrica.

Questo permetterebbe, ad esempio, di recarsi a Milano viaggiando a benzina lungo l’autostrada e poi di accedere all’area centrale – dove l’ingresso è consentito, per il momento,  alle auto ecologiche elettriche – sfruttando soltanto la batteria.

E comunque di poter circolare anche nei giorni di blocco del traffico per smog.

Il prezzo medio per acquistare un’auto elettrica (comprendendo sia le auto totalmente elettriche, le ibride e le plug-in) con qualche optional è tra i 30.000 ed i 40.000 euro.

I modelli di auto sotto i 30.000 Euro sono davvero pochi.

Restano però due incognite fondamentali che affronteremo nei prossimi articoli:

  • Gli incentivi per l’acquisto delle auto ecologiche come funzioneranno?
  • Al di la delle varie considerazioni sulla gestione dell’auto elettrica, il futuro è davvero elettrico, oppure, occorre conviene aspettare ancora qualche tempo e valutare altre soluzioni, come ad esempio l’idrogeno?
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